Afragola
AFRAGOLA. Caso “Dem Popolari”. Il vicesindaco: “Non possiamo rincorrere i capricci dei consiglieri”
AFRAGOLA – A quanto pare la questione sollevata dal gruppo “Democratici Popolari” è destinata a tenere banco dal punto di vista del dibattito politico in città. Infatti dopo la pubblicazione del nostro articolo che descriveva la richiesta avanzata dal gruppo rosso-verde di avere un rappresentante in giunta, la nostra redazione è stata raggiunta dai chiarimenti e dalle osservazioni del vicesindaco della città Biagio Castaldo.
Infatti il leader di Fratelli d’Italia davanti ai nostri taccuini tiene a precisare: “Innanzitutto tengo a ribadire che il sindaco sta mantenendo gli equilibri in amministrazione nel migliore dei modi e meglio di così, a mio avviso, non si può fare. In realtà, esiste un documento firmato da Dora Moccia e Biagio Montefusco, consegnato poi nelle mani del sindaco Grillo dove si legge chiaramente che il nome suggerito in giunta è quello di Giuseppe Affinito, l’unico a non aver mai assicurato l’appoggio in giunta all’avvocato afragolese è sempre stato solo il Consigliere De Stefano che essendo in minoranza nel gruppo, si è dovuto accodare alla scelta fatta dagli altri due. Se nel corso del cammino ci sono consiglieri che cambiano idea sulle proprie scelte che colpa ne può mai avere il sindaco? Tengo a precisare che le mie non sono assolutamente prese di posizione per proteggere o tutelare il sindaco che è una persona abbastanza matura e seria da potersi difendere da solo. Le mie parole sono solo a testimonianza di un modus operandi di fare politica che io ho sempre condiviso.
Per quanto riguarda – continua il vicesindaco – le proposte fatte dal duo Moccia-De Stefano, posso solo dire che alcune presenti in quel documento, come il canile, l’ecodistretto etc. sono già presenti nel Piano Triennale che ci accingiamo a votare nel prossimo bilancio, per quanto riguarda altre proposte posso già anticipare che allo stato attuale, per mancanza di fondi, non possono essere neanche prese in considerazione.
Una cosa è certa, se alcuni addetti ai lavori credono di poter fare politica solo proponendo di volere la luna allora posso dire che quello non è il modo di fare politica di quest’amministrazione, se poi alle proposte – conclude – seguono anche i modi e i termini con i quali è possibile reperire i fondi, allora saremo ben lieti ad accogliere tali proposte”.
Afragola
Afragola, operaio finisce in un’impastatrice del cantiere: addio a Raffaele
Un operaio originario di Afragola, Raffaele Boemio, dipendente di una ditta di Nola, ha perso la vita – nel pomeriggio di giovedì – a seguito di una caduta in un’impastatrice del cemento in un cantiere per la fibra ottica a Cancello ed Arnone (Ce).
Ad ora, è ignota la causa. La salma della vittima, 62enne, è stata sequestrata per l’autopsia.
Indagini in corso da parte dei carabinieri.
Afragola
AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’
Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate.
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.
Afragola
Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan
La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.
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